mercoledì 8 giugno 2011

Perché SI

Non c'è bisogno di aggiungere altro. E' solo una questione di coscienza.
E la mia in questo momento dice "SI".
Buon voto e soprattutto, buon esame di coscienza.
Poi, fatevi due risate.

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mercoledì 25 maggio 2011

Segnali di vita ...

Ascolta ...

Lasciarsi cullare dalle onde incerte delle ore
un tiepido abbraccio
profumo di casa
una piuma sul fondo del cuore
ed è di nuovo giorno

lunedì 2 agosto 2010

La lunga estate ... strana

Sarà ma questa estate a me è sembrata ... amorfa.
Nulla di quello che rappresenta la classica estate per me, nulla che mi abbia fatto sentire come a casa, accoccolata tra tutte quelle piccole impercettibili abitudini che confortano il mio piccolo quotidiano, che regalano ad ogni cosa, periodo dell'anno che sia, quell'inconfondibile "profumo di casa".
Poco caldo, e fin qui non ci sarebbe nulla da dire.
Poche passeggiate, poco mare, poca spensieratezza.
E ancora poca cucina, distrattamente la sera giocherello all'inifinito con il cibo, perdendomi in chissà quale vagheggiamento sui vari progetti futuri.
Nessuna voce alla domanda "per me estate è ...", un pò come una rubrica senza nomi, un ricettario senza sommario.
Mi ritrovo in quella strana euforia che ti prende da bambina, quando senti che l'estate ormai agli sgoccioli ti fa fantasticare su mille buoni propositi per l'anno nuovo, della serie, farò, dirò, solo che nel mio caso si trauduce in realizzerò, ce la farò.
A dir la verità il mio piccolo traguardo l'ho raggiunto, ora mangio in un modo che può definirsi umanamente concepibile. Ho preso due kg, e anche se solo pensarlo mi fa tremare le gambe lo butto giù sul web, così magari riesco a metabolizzarlo anche meglio, dato che comunque mi rimane sull'esofago e non ne vuole sapere di scendere 'sto groppo.
Non mi resta che rimandare tutti i miei buoni propositi culinari e umani a periodi più freschi, augurando a tutti di rilassarsi e godere di questo ultimo periodo di questa estate.

Che possa essere terreno fertile per i sogni di tutti.

Buone vacanze, ci si rivede su queste frequenze.

venerdì 18 giugno 2010

Non sono solo numeri

50. 90.
Mi piacerebbe dire che sono i grammi di riso o carne che una persona normale consuma a pranzo.
No.
Sono esattamente la minima e la massima della mia pressione di ieri.
Ho rischiato il collasso.
Non c'è che dire, mi vergogno immensamente.
E non ho altro da aggiungere, tranne che mi faccio rabbia, tanta rabbia.

Nota negativa: oggi mi gira ancora la testa.
Nota positiva: ho fatto colazione. C'è una bella insalata con gamberi che mi aspetta per pranzo.

lunedì 14 giugno 2010

La sostenibile inconsistenza dell'essere

O sul voler raggiungere la totale beatitudine sentendosi leggera come una piuma.

Capitano di quelle giornate che anche una stupidissima caramella a metà mattina sia in grado di scatenarti le crisi di panico.
E non parlo di dubbi e pensieri ma di veri e propri respiri affannosi, mancanza d'aria e tutto l'allegro bailamme di imperiture senazioni da schifo.

Non ci sto a vivere così.

Non ci sto a reagire così.

Ma ciò che sta alla base di tutto questo mio atteggiamento malato nei confronti del cibo è più grande di me.
E io, non so come risolverlo.
E vorrei essere leggera come una piuma, per sfuggire alla pressa che mi schiaccia il petto, che mi fa svegliare in piena notte di colpo.

Non sono contenta di ciò che sono, anzi quasi mi detesto. Ma non mi biasimo neanche più di tanto, dal momento che al momento non so reagire diversamente.

Oggi mi sforzerò e proverò a fare un pasto decente.
Che sia diverso da un paio di fragole e un'albicocca.
Poco importa se ho saltato la colazione, passiamo al pranzo.

E magari mi sentirò un pò meglio.
E magari farò qualcosa di buono per me, che sia diverso dal ridursi a nulla per risolvere i problemi.
Chissà se ho mai riflettuto sul fatto che questo non è che un'altro modo per appesantirmi ancora di più?

Nota positiva: mi sono messa in testa di fare un pasto regolare, e andrò fino in fondo.

Nota negativa: Ho-una-fottuta-paura.

giovedì 10 giugno 2010

Lui si, che mangia più di me!

Ieri pomeriggio, somewhere into the jungle

Giusto una piccola considerazione, di quelle che ti prendono mentre pigramente te ne stai parcheggiata nel bel mezzo di un ingorgo di proporzioni bibliche ... e non sei al centro di Roma, ma in un piccolo e a-questo-punto-non-tanto-sperduto paesello di provincia.
Quand'è stata l'ultima volta che sei passata per questa strada?
Eppure mi ricodo che proprio qui c'era un mini supermercato GS.
Già.
Ma ora c'è scritto Carrefour Express.

Cavolo ieri sera con quelle due fette di pane ho davvero esagerato e ora come recupero?

Ma anche stamattina sono passata davanti ad una GS e ... si al suo posto c'era sempre Carrefour.

Ecchedddiamine però, pure la carne ne potevo mangiare la metà ... 'sta fame micidiale che mi falcia lo stomaco alle 8 di sera.

Ahhh ecco un altro cartellone dell'ONNIPRESENTE-MANGIA-TUTTO-CARREFOUR, pure al paesello vicino ormai l'insegna Gs può entrare nel novero dei resuati postbellici ... gli faranno un monumento ai caduti ...
Già me l'immagino la mia nonnina alle prese con quel suo modo buffo e tenero di pronunciare l'innominabile supermercato che come un caterpillar s'è preso pure l'ultimo dei suoi giri mattuttini.
Questa multinazionale s'è comprata l'impossibile, sembra tanto un mostro con uno stomaco senza fondo che ingloba e inghiotte tutto, anche la nostra libera scelta.
Lui si che ha un forte appetito, lui si che mangia, mica come me ...

A me, 'sta cosa di non poter scegliere tra prezzi e prodotti perché ormai ogni supermercato è uguale all'altro, un pò come i gusti di una gelateria scadente, mi fa incazzare alquanto.

E scusate il francesismo.

Dov'è la libera scelta, il libero mercato? Dove posso andare a sbattere la testa se per cercare qualcosa o anche solo uno spillo che non sia così schifosamente omologato devo macinare kilometri? Quanto tempo ancora sopravviveranno le piccole botteghe alimentari, di quelle impermeate fino al midollo di quel fantastico profumo di mortadella, pane e grana grattugiato fresco?
Alla faccia del libero mercato, questa storia mi puzza tanto di globalizzazione selvaggia.
Mi viene il voltastomaco.

Quasi quasi stasera mi limito a pesce lesso e verdura scondita che tra traffico, cene rimaste sulla coscienza più che sullo stomaco e supermercati m'è già passato l'appetito.
Scusate solo lo sfogo di una che cerca a forza di risalire da un altro di ingorgo.

Emotivo.

Nota positiva: la piccola bottega sotto casa c'è ancora e sembra più agguerrita e incazzosa che mai.
1 a 0 per noi
Nota negativa: colazione solo una tazza d'orzo, pranzo due ciliegie ... e se ne stanno ancora beatamente a zonzo per il mio stomaco
-1 per me, palla al centro.